abduzióne
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sf. [dal latino abductíō-ōnis, allontanamento].
1) In anatomia, movimento tendente ad allontanare un arto (per esempio, il braccio o la coscia) dalla normale posizione, o più precisamente dalla linea mediana del corpo. L'abduzione è realizzata dai muscoli abduttori.
2) In filosofia, sillogismo in cui la premessa minore non ha certezza dimostrativa, ma soltanto probabilità; di qui la probabilità, ma non la scienza della conclusione. Tale procedimento, teorizzato da Aristotele, era già stato usato da Platone tra i metodi di dimostrazione matematica.