Zeman, Karel
artista cecoslovacco del cinema di animazione (Ostroměř, Nová Paka, Moravia, 1910-Gottwaldov 1989). Fu il maggiore esponente del genere con J. Trnka, dal quale però si distinse per l'uso di diverse tecniche oltre alla marionettistica. Iniziò tuttavia con un pupazzo in legno e fil di ferro, il signor Prokouk, protagonista popolarissimo di una serie di cortometraggi dal 1947 al 1959, cittadino medio al centro di diverse avventure. Adoperò il vetro nel balletto Ispirazione (1949), le marionette abituali nel mediometraggio satirico Il re Lávra (1950), predilesse il disegno animato con interventi “dal vero” nel lungometraggio per ragazzi Il tesoro dell'isola degli uccelli (1952) e mescolò, con risultati più maturi, piccoli attori e fantocci di mostri in Viaggio nella preistoria (1955). Raggiunse il suo punto più alto con La diabolica invenzione (1957-58), animando le gravures ottocentesche di un romanzo di Verne con una fantasia alla Méliès e inserendo con tutta naturalezza gli attori in una sofisticata cornice scenografica per un discorso poetico e civile di progresso e di pace. Dopo un magico e suggestivo Barone di Münchhausen (1961) eseguito con tecnica analoga perfezionata dal colore, sperimentò eccezionalmente anche il film normale, Cronaca di un folle (1964), apologo pacifista sulla guerra dei Trent'anni, che si serve dell'animazione solo in dettaglio. Tornò a Verne e alla tecnica mista col film per ragazzi L'astronave rubata (1967; I figli del capitano Grant) e con la satira grottesca Sulla cometa (1970), che ancora una volta stigmatizza la follia della guerra. Disegno animato puro è invece il cortometraggio favolistico Le avventure di Sinbad il marinaio (1971).
Karel Zeman. Un fotogramma del film L'astronave rubata (1967).
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