Zógno

comune in provincia di Bergamo (18 km), 334 m s.m., 34,86 km², 9015 ab. (zognesi), patrono: san Lorenzo (10 agosto).

Centro della media val Brembana, situato alla destra del fiume Brembo su un declivio collinare dominato dal monte Zucco. Possesso dei vescovi di Bergamo, appartenne ai Sonzogno e in seguito alla Repubblica di Venezia (1428), che gli concesse privilegi e lo fece sede del vicariato giudiziario della valle Brembana inferiore.§ Maggiore centro della valle, conserva un notevole nucleo storico, dove si segnalano la settecentesca parrocchiale di San Lorenzo, il cui campanile conserva nel basamento ciò che rimane dell'antica torre castellana, e un palazzetto cinquecentesco, sede del Museo della Valle Brembana, raccolta di materiale etnografico con annessa una sezione archeologica. Fuori dall'abitato si trova il convento di Romacolo, del Quattrocento, ma poi rimaneggiato. Nelle frazioni sorgono notevoli chiese, tra cui, a Endenna, quella dell'Assunta (sec. XV), con un polittico degli inizi del Cinquecento e una statua lignea di Grazioso Fantoni il Vecchio (sec. XVIII); a Poscante, la quattrocentesca chiesa della Madonna del Carmine; a Somendenna, la settecentesca chiesa di San Giacomo; a Grumello de' Zanchi, la parrocchiale dell'Assunta, rifatta in parte nel sec. XVIII, che conserva affreschi del sec. XV.§ L'economia si basa sull'industria, attiva soprattutto nei settori tessile, meccanico, dell'imbottigliamento (acque minerali del vicino comune di Bracca), della lavorazione del legno e dei materiali da costruzione. All'allevamento bovino è legata una ricca produzione lattiero-casearia.