Wilkes, John
uomo politico britannico (Londra 1727-1797). Eletto al Parlamento nel 1757, attaccò con vigore e velenosità il favorito del re, lord J. Bute, la sua politica estera e il suo modo di governare, finendo con l'attaccare lo stesso re, Giorgio III, e con l'essere arrestato e processato per diffamazione. Liberato una prima volta per privilegio parlamentare, nel 1763 se ne andò in Francia, ma una volta tornato a Londra fu incriminato per una pubblicazione indecente e blasfema. Non riconosciutigli i privilegi parlamentari dallo stesso Parlamento, tornò a Parigi (Natale 1763), dove fu accolto come una celebrità nei salotti radicali e in particolare da P. D'Holbach e da D. Diderot, non mancandogli gli incoraggiamenti della corte. Non essendosi presentato in giudizio in Inghilterra, fu espulso dai Comuni e messo fuori legge (1764). Tornò a Londra all'inizio del 1768; fu eletto ai Comuni per il Middlesex (1768), ma venne arrestato, multato e condannato per le sue pendenze con la giustizia a un anno e nove mesi di prigione. La faccenda divenne una questione di principio per Wilkes, che fece ricorso contro la sentenza e si procurò una nuova espulsione dai Comuni (1769) a causa di uno scritto giudicato diffamatorio. Ciò fece nascere un conflitto tra gli elettori del Middlesex, che subito lo rielessero, e i Comuni che non solo annullarono il voto, ma, giudicato Wilkes ineleggibile, riconobbero come regolarmente eletto l'avversario da lui battuto. Contro questo procedimento incostituzionale furono presentate petizioni in Parlamento e al re, avendo Wilkes trovato un abile difensore in Junius ed essendo divenuti la sua persona e il suo caso un cavallo di battaglia dell'opposizione alla formazione del Gabinetto di lord F. North (1770-82). Eletto assessore a Londra ancora prima di essere liberato (1769), divenne l'idolo del popolino e, entrato in prigione completamente rovinato, ne uscì (1770) libero da ogni imbarazzo, grazie alla liberalità dei suoi simpatizzanti, riuniti in un comitato di sostenitori del Bill of Rights. Eletto sceriffo del Middlesex e di Londra (1771) e Lord Mayor di Londra (1774), fu ancora eletto, senza più problemi, ai Comuni per il Middlesex (1774), sostenne con vigore la causa dei coloni americani e non si ripresentò alle elezioni del 1790.