Wannus, Saʽd Allāh

scrittore siriano (Ḥusayn al-Baḥr, Tartus, 1941-Damasco 1997). Considerato la personalità più interessante della drammaturgia araba della seconda metà del sec. XX, si mette in luce con il lavoro Haflat samar min agl 5 harizan (1968; Serata di gala per il 5 giugno), in cui analizza la disfatta nella guerra arabo-israeliana dei sei giorni del 1967. Da allora Wannus concepisce il suo teatro come cassa di risonanza della protesta sociale e strumento di lotta e di analisi del potere politico. Negli anni Settanta scrive alcuni tra i suoi lavori più importanti, tra cui Mugamarat ra’s al-mamluk Ǧābir (1970; L'avventura della testa del mamelucco Ǧābir) e al-Malik huwa al-malik (1977-1979; Il re è il re). Il tema della questione palestinese è affrontato ancora in al-Igtisab (1989; Lo stupro), in cui presenta lo spiraglio per una convivenza possibile. Nei suoi ultimi lavori, da Munamnamat ta’rihiyyah (1994; Miniature di storia), Tuqus al-isarat wa al-tahawwulat (1994; Riti simbolici e di trasformazione), Yaum min zamanina wa Ahlam saqiyah (1995; Un giorno del nostro tempo e sogni infelici), fino a Malhamat al-sarab (1996; Il poema dell'illusione) e al-Ayyam al-mahmurah (I giorni ubriachi, 1997), affronta temi quale il fondamentalismo, proponendo la rilettura del passato per individuare il ruolo dell'intellettuale arabo moderno. Wannus ha pubblicato anche un libro di memorie, ʽAn al-dakirah wa al-mawt (1996; Sulla memoria e la morte).

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