Vipitèno/Sterzing
Indicecomune in provincia di Bolzano (71 km), 948 m s.m., 33,18 km², 5785 ab. (vipitenesi/Sterzinger), patrono: san Sebastiano (20 gennaio).
Centro allo sbocco delle valli di Ridanna e di Vizze nell'alta valle Isarco. Già stazione romana (Vipitenum) sulla strada del Brennero, noto come Wibitina nei sec. IX-XI, passò ai vescovi di Bressanone nel 1027. Posto a controllo dei traffici per il Brennero, nel sec. XV assunse anche importanza politica come sede della dieta provinciale. Semidistrutto da un incendio nel 1443, risorse rapidamente, ma decadde nel sec. XVIII per l'esaurimento delle miniere circostanti. § Il centro di Vipiteno, pittoresco borgo con tipiche architetture, è di notevole interesse storico-artistico. La chiesa di Santa Maria in Vibitin è del sec. XV e in seguito rimaneggiata in forme barocche: l'interno, a tre navate, conserva un gruppo ligneo quattrocentesco e dipinti settecenteschi. Il palazzo comunale è del sec. XVI. La Torre di Città, originariamente del 1468, fu fedelmente ricostruita dopo l'incendio del sec. XIX. La chiesa dello Spirito Santo, già parte dell'ospedale vecchio, fu affrescata da Giovanni da Brunico (primo Quattrocento). Fuori del paese sorge il castel Tasso, complesso del sec. XII modificato nel Cinquecento, con ambienti affrescati (sec. XIV-XV) e la cappella trecentesca di San Zeno. § È centro turistico di primaria importanza, conosciuto per la villeggiatura, l'alpinismo, l'escursionismo e gli sport invernali. L'agricoltura produce cereali, foraggi e patate; si pratica l'allevamento bovino. L'industria è attiva nei settori meccanico (battipista da neve), idroelettrico, impiantistico, alimentare, lattiero, della lavorazione del legno (in particolare giocattoli), dell'abbigliamento e dei materiali da costruzione. § A dicembre si celebra la Festa di San Nicola.