Villàr San Costanzo
Indicecomune in provincia di Cuneo (23 km), 609 m s.m., 19,52 km², 1396 ab. (villaresi), patrono: santi Vittore e Costanzo (terza domenica di settembre).
Centro situato allo sbocco in pianura della valle del torrente Maira, in una conca dominata dal monte San Bernardo. Sorse come libero comune intorno al monastero di San Costanzo e seguì le vicende storiche del Marchesato di Saluzzo fino alla sua annessione ai domini sabaudi (1601).§ La parrocchiale di San Pietro in Vincoli (1722-24), progettata Francesco Gallo, fu costruita su una preesistente chiesa romanica della quale rimangono la parte absidale, la cripta (sec. XI) e il campanile a tre ordini (1294). Nello stesso complesso si trova la cappella di San Giorgio (sec. XV), con affreschi coevi. Nei pressi sono la chiesetta di Santa Maria Delibera (1668), che conserva l'abside di una precedente costruzione romanica, e il santuario di San Costanzo a Monte, costruito nel sec. XII, forse su un antico oratorio distrutto dai Saraceni nel sec. X.§ Il quadro economico è dominato dall'industria, attiva nei settori meccanico (biciclette), alimentare, dei serramenti, del mobile, della lavorazione delle materie plastiche e del legno. Sono praticate le attività di sfruttamento dei boschi e l'allevamento bovino (con produzione di formaggi locali tipici).§ Fuori dall'abitato si possono visitare i ciciu (“pupazzi” in dialetto), formazioni rocciose erosive di terra argillosa e friabile frammista a granuli di quarzo, coperte da “cappelli” di massi di gneiss compatto.