Verolavècchia
Indicecomune in provincia di Brescia (31 km), 68 m s.m., 20,99 km², 3814 ab. (verolavecchiesi), patrono: santi Pietro e Paolo (29 giugno).
Centro della pianura bresciana, posto sulla riva destra del fiume Strone. Citato dal 1194, appartenne al monastero di Leno e poi ai Gambara. Successivamente, munito di un castello in grado di difendere il territorio dagli assalti dei cremonesi, seguì le vicende di Brescia, passando dai Visconti (1337) alla Repubblica di Venezia (1428-1797).§ Un alto torrione medievale, nel cortile del Municipio, è ciò che resta delle antiche fortificazioni. La settecentesca parrocchiale dei Santi Pietro e Paolo conserva tre dipinti di Sante Cattaneo. La chiesa di San Vito custodisce una tela attribuita a Moretto da Brescia.§ L'industria opera prevalentemente nei settori calzaturiero, cartario, delle materie plastiche e dei materiali da costruzione. L'agricoltura produce ortaggi, frutta, cereali e foraggi per il fiorente allevamento suino e bovino (con produzione di latte).