Vercors (Jean Bruller)

pseudonimo dello scrittore francese Jean Bruller (Parigi 1902-1991). Disegnatore e incisore, autore anche di qualche testo satirico, partecipò alla Resistenza e pubblicò clandestinamente nel 1942 il breve romanzo Le silence de la mer (Il silenzio del mare), che divenne il simbolo della lotta per la Liberazione. Negli anni Cinquanta si allontanò dal Partito comunista con l'ironico pamphlet P. P. C. (1957; Pour prendre congé). Cercò di rinnovare il successo della prima opera pubblicando, tra l'altro, La marche à l'étoile (1945; Il cammino verso la stella), Le sable du temps (1945), Les yeux et la lumière (1948), Les animaux dénaturés (1952; Gli animali snaturati), racconto fantastico da cui trasse il felice lavoro teatrale Zoo ou l'assassin philanthrope (1963). Tra le altre opere: La bataille du silence, souvenirs de minuit (1967), Sillages (1972; Scie), Comme un frère (1973), la propria confessione di fede: Ce que je crois (1975), Les chevaux de temps (1977), il saggio politico Assez mentir! (1979; Basta con le menzogne!), gli studi storici Moi, Aristide Briand (1981) e Cent ans d'Histoire de France (1984). Nel 1991 giustificò le sue prese di posizione in vari colloqui raggruppati in À dire vrai (Per dire il vero).

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