Venzóne
Indicecomune in provincia di Udine (34 km), 230 m s.m., 54,16 km², 2300 ab. (venzonesi), patrono: sant’ Andrea (30 novembre) e san Luca (13 dicembre).
Centro della bassa valle del fiume Tagliamento, sulla riva sinistra fra le prime propaggini delle Prealpi Giulie. Ricordato in un documento del 1001, si sviluppò nel Duecento, diventando, con la costruzione della cinta muraria (1258), un importante baluardo difensivo dei patriarchi di Aquileia. Fu feudo dei signori di Mels, che vi istituirono un mercato settimanale (1231), provocando la rivalità di Gemona. Nel 1288 passò ai duchi di Carinzia e nel 1336 ai patriarchi di Aquileia, che ufficializzarono il mercato. Costituitosi in libero comune (1381), dal 1420 al 1797 fu sotto il dominio di Venezia, che ne rispettò gli ordinamenti e i privilegi. Seguì poi le sorti del Friuli centrale. Gravemente danneggiato durante la seconda guerra mondiale, fu quasi completamente raso al suolo dal terremoto del 1976; negli anni seguenti gli venne restituito l'originario aspetto, ricostruendo integralmente e in maniera fedele l'abitato storico.§ Il borgo medievale è cinto da mura a doppia cortina con fossato all'esterno. All'interno sono stati ricostruiti (utilizzando il materiale originale) i monumenti, tutti di grande interesse storico-artistico, come il palazzo Scaligeri (sec. XIII-XIV) e il Palazzo del Municipio (1390-1410), gioiello del gotico fiorito in stile veneziano, che conserva, nella sala consiliare, pregevoli affreschi del sec. XIV e l'antica porta Genesio (1309). Il Duomo, simbolo della rinascita dopo il terremoto, è stato completamente ricostruito e riaperto nel 1995; di stile romanico-gotico, fu eretto su una chiesa duecentesca e consacrato nel 1338.§ L'agricoltura produce uva da vino e zucche (con fiere di rilevanza nazionale); all'allevamento è legata una pregiata produzione lattiero-casearia. L'industria opera nei settori siderurgico, energetico, chimico (gas), cartotecnico, del legno, della carpenteria metallica e dell'abbigliamento.