Veblen, Thorstein
economista e teorico sociale statunitense (Walders, Wisconsin, 1857-Menlo Park, California, 1929). Docente presso le università di Chicago, Stanford e del Missouri, rappresenta tuttavia un esempio di studioso outsider e di critico sociale radicale, più in sintonia con la cultura e con le campagne d'opinione dei muckrakers (i giornalisti di denuncia nemici del conformismo della provincia americana) che con la cultura accademica del tempo. Celebre è la sua spietata analisi socio-economica del capitalismo statunitense, dominato dall'istinto di rapina e dalla competizione predatoria. Spreco, ostentazione del lusso, apologia dell'aggressività sociale e disprezzo per i “perdenti” sono per Veblen i tratti culturalmente caratterizzanti le nuove classi agiate, capaci di recuperare come simboli di status modelli di comportamento e stili di vita della vecchia aristocrazia. Ma nemmeno il mondo accademico si sottrae alla corrosiva osservazione del sociologo americano che ne mostrò la crescente integrazione nel sistema del potere e del profitto, a dispetto della conclamata vocazione critica degli intellettuali. Temi che – seppure affrontati con qualche enfasi e ingenuità – ispireranno l'analisi di studiosi più recenti e più politicamente impegnati (fra tutti, C. Wright Mills). Analogamente, si ritrovano nella produzione di Veblen spunti destinati ad avere una certa fortuna nella sociologia contemporanea, da quello della tecnocrazia a quello della separazione fra proprietà e controllo nel grande capitale d'impresa, sino ad acute riflessioni sulle tendenze oligopolistiche del sistema industriale.