Vas, István
scrittore ungherese (Budapest 1910-1991). Poeta fortemente autobiografico, ha raccontato rapporti, alleanze, fedeltà e contraddittorie infedeltà. Affascinato dalla periferia (quella fisica delle città ma anche quella dell'anima), la scoprì e la descrisse per la prima volta nell'Elegia di Pest, che racconta la catarsi rivoluzionaria delle anime più infestate nell'autunno del 1956. Nella poesia ungherese, Vas rappresenta la sintesi di tradizione e modernità, seguendo una linea lirica che passa per Apollinaire ed Eliot. Opere: Lettera sulla libertà (1935), Musa in fuga (1938), Momento romano (1948), Anni e opere (1958, saggi), L'ineffabile (1972), Autoritratto degli anni '70 (1974), Sono stato qui (1976), Più o meno (1978, saggi), Trasferimento (1980), Sì e no (1987, saggi).