Van Dyke, William Stanley
Redazione De Agostini
Regista cinematografico statunitense (San Diego 1887-Hollywood 1944). Ex attore, imparò il mestiere con Griffith, di cui fu assistente per Intolerance (1916). Autore nel 1928 di un notevole western in favore dei pellirosse, Il confine violato, firmò lo stesso anno con Ombre bianche, abbandonato da Flaherty, il suo film più prestigioso che però lo confinò nel genere esotico (diresse il primo Tarzan nel 1932, Trader Horn in Africa e, nel 1933, Eskimo). Poi dagli “esterni” passò decisamente agli “interni” affrontando con buon eclettismo anche il poliziesco brillante (L'uomo-ombra, 1934), il catastrofico (San Francisco, 1936) e lo “storico” (Maria Antonietta, 1938).