Valvasóne
Indicecomune in provincia di Pordenone (22 km), 59 m s.m., 17,86 km², 1936 ab. (valvasonesi); patrono: santi Pietro e Paolo (29 giugno).
Centro situato alla destra del fiume Tagliamento, attraversato dalla suggestiva “roggia dei Mulini”. Sede, nel sec. X, di un ospizio dipendente dall'abbazia di Santa Maria in Sylvis, ebbe un castello, noto dal Duecento, concesso in feudo agli Auersperch dai patriarchi di Aquileia. Nel 1420 passò a Venezia.§ Ancora in parte cinto da mura, presenta, nel nucleo antico, caratteri tipici dei borghi fortificati medievali. Nel castello, più volte rimaneggiato, vi fu costruito un teatrino nei primi dell'Ottocento. Il centro conserva la chiesa dei Santi Pietro, Paolo e Antonio Abate, il secentesco convento, con chiostro dei Serviti, e la parrocchiale del Santissimo Corpo di Cristo, che custodisce la reliquia della “Sacra Tovaglia” e l'organo di Vincenzo Colombi, decorato dal Pordenone e dall'Amalteo.§ L'industria opera nei settori cartario, della lavorazione del legno e dei metalli, dei materiali da costruzione e delle vasche idromassaggio. Cospicue le iniziative commerciali e la produzione agricola (vite, cereali e frutta); attivo il settore lattiero-caseario.