Vòlta Mantovana

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comune in provincia di Mantova (25 km), 91 m s.m., 50,31 km², 6628 ab. (voltesi), patrono: santa Maria Maddalena (22 luglio).

Centro situato nell'anfiteatro morenico del lago di Garda, alla destra del fiume Mincio. Possesso della famiglia Canossa, fu donato da Beatrice e Matilde di Canossa (1053 e 1073) al vescovo e ai canonici della cattedrale di Mantova. Salvo il breve dominio veneto (1439-41), passò ai Gonzaga dal 1367 al 1708, quando entrò nell'impero asburgico. Nel 1848, dopo la battaglia di Custoza, fu teatro di uno scontro fra piemontesi e austriaci.§ Del castello (sec. XI) restano un torrione e le porte fortificate; la parrocchiale di Santa Maria Maddalena (1053, ma ristrutturata nel sec. XX) custodisce tele del sec. XVII; villa Gonzaga-Guerrieri-Cavriani (sec. XVI) è sede comunale e conserva tre originali comignoli, pregevoli soffitti lignei con decorazioni cinquecentesche, saloni con affreschi e giardino ad anfiteatro. Villa Venier (eretta nel sec. XVII come convento) fu trasformata in residenza dai Guerrieri-Gonzaga nel 1820.§ L'economia si basa sull'industria, attiva nei settori siderurgico, metalmeccanico (macchine agricole e utensili e carpenterie), elettrotecnico, ottico, alimentare (salumi, carni e pasta), della lavorazione del legno e dell'abbigliamento. Fiorente è anche l'agricoltura, che produce cereali, uva (vini DOC dei Colli Mantovani), barbabietole da zucchero e foraggi. È diffuso l'allevamento bovino, suino e avicolo. § Vicino all'abitato, lungo il corso del Mincio, esisteva un'isola artificiale andata distrutta, nota come Isolone del Mincio, costituente una stazione preistorica con abbondanti resti di un insediamento palafitticolo dell'Età del Bronzo.

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