Tzara, Tristan
Indicepseudonimo del poeta e saggista francese di origine romena Samuel Rosenstock (Moinesti 1896-Parigi 1963). Esordì nella lingua materna con versi simbolisti tradotti (1965) in francese da Cl. Sernet col titolo di Premiers poèmes. Trasferitosi a Zurigo nel 1915, fu il principale animatore del movimento dada, fino al suo esaurirsi nel surrealismo al quale finì egli stesso per aderire nel 1931. Sono di quel primo periodo La première aventure céleste de Monsieur Antipyrine (1916), Vingt cinq poèmes (1918), Le cœur à gaz (1922), opere di totale dissacrazione del linguaggio. Nel 1924 diede alle stampe a Parigi i Sept manifestes dada, le cui proposte in versione moderata, con disappunto di Tzara, erano ormai patrimonio del surrealismo. A iniziare dal 1931 con Essai sur la situation de la poèsie, pubblicato nella rivista Le surréalisme au service de la Révolution, avviò un processo di avvicinamento a una concezione più lirica e socialmente impegnata della poesia, cui corrisposero l'adesione al Partito comunista e la partecipazione alla guerra di Spagna e poi alla Resistenza. Tra i titoli di maggior rilievo si ricordano L'homme approximatif (1931), L'antitête (1933; L'antitesta), Midis gagnés (1939; Mezzogiorni raggiunti), Morceaux choisis (1947; Pezzi scelti), Parler seul (1950; Parlar solo), Le poids du monde (1951; Il peso del mondo), Miennes (1955; Mie), La rose et le chien (1958; La rosa e il cane), Juste présent (1961; Giusto presente). Nel 1948, fedele a se stesso pur nell'evoluzione umana e stilistica, ebbe modo di ribadire il valore rivoluzionario dell'avanguardia poetica contro ogni forma di costrizione morale e sociale. I suoi ultimi anni furono dedicati allo studio di F. Villon e F. Rabelais.
Tristan Tzara in un ritratto di R. Delaunay (Parigi, Collezione S. Delaunay).
Parigi, Collezione S. Delaunay
Bibliografia
R. Lacôte, Tristan Tzara, Parigi, 1952; D. Huguenin, in “Poésie et monde humain”, Parigi, 1960; L. Aragon, L'aventure terrestre de Tristan Tzara, in “Les Lettres françaises”, 2 gennaio 1964; R. Lacôte, Tristan Tzara poéte roumain, in “Lettres françaises”, 28 ottobre 1965; E.Peterson, Tristan Tzara, dada and surrealist theorist, New Brunswick, 1971; S. Fauchereau, Tristan Tzara, dada et l'expressionisme, in “Critique”, XXVIII, 1972; H. Béhar, Ètude sur le théâtre dada et surréaliste, Parigi, 1979; Beauchard-Colombo, La tension utopique chez Tristan Tzara et Breton, Parigi, 1986; H. Béhar, Du Surréalisme au front populaire, Parigi, 1990; T. Tzara, Manifesti del dadaismo e Lampisterie, Torino, 1990.