Tynjanov, Jurij Nikolaevič
scrittore e critico letterario bielorusso (Režica, Vitebsk, 1894-Mosca 1943). Dopo gli studi storico-filologici, tra il 1921 e il 1930 insegnò all'Istituto d'Arte di Leningrado (oggi San Pietroburgo). Membro del gruppo Opojaz (Associazione per lo studio della lingua poetica), diventò uno dei più importanti teorici del formalismo, i cui principi espresse nei saggi di Arcaisti e innovatori (1929) e nel Problema della lingua poetica (1924). Insieme a R. Jakobson nel 1928 espresse l'esigenza di uno studio strutturale della letteratura e della lingua. In seguito si dedicò prevalentemente alla stesura di romanzi biografici su autori come V. K. Kjuchelbeker (Kjuchlja, 1925), A. S. Griboedov (La morte del Vazir Muchtar, 1929) e A. S. Puškin (a quest'ultimo lavorò dal 1936 al 1943, lasciandolo incompiuto). Da ricordare pure i racconti Il sottotenente Kiže (1928) e La figurina di cera (1931), rievocazioni in chiave satirico-grottesca di tutta una galleria di figure del passato.