Turòldo, David Marìa

poeta e drammaturgo italiano (Coderno del Friuli 1916-Milano 1992). Entrato nell'Ordine dei Servi di Maria nel 1934, si laureò in filosofia e teologia. Prese parte attiva alla Resistenza e successivamente fondò a Milano il centro culturale Corsia dei Servi, punto di riferimento dei cattolici progressisti. Si trasferì poi nel bergamasco, dove diresse il Centro studi ecumenici Giovanni XXIII. È autore di una vasta produzione poetica caratterizzata da un'intensa religiosità che esalta il valore morale della condizione umana, l'impegno di fedeltà al messaggio biblico all'interno di un profondo sentimento di fraternità. Tra le sue numerose raccolte di versi ricordiamo: Io non ho mani (1948), Gli occhi miei lo vedranno (1955), Il sesto angelo (1976), Lo scandalo della speranza (1978), Oh sensi miei. Poesie 1948-1988 (1990), Canti ultimi (1991), La morte ha paura (1992), Amare (1992). Si occupò anche di cinema e scrisse alcuni drammi religiosi: Da una casa di fango (1951), La terra non sarà distrutta (1951), La passione di San Lorenzo (1961). Tra le opere di saggistica segnaliamo: Tempo dello Spirito (1966), Alla porta del bene e del male (1978), Via crucis (1980), Lettere dalla casa di Emmaus (1992) e il libro di memorie Mia terra, addio (1980). Postumi sono stati pubblicati Il dramma è Dio (1992), un'opera teologica che rappresenta l'ultima fatica di Turoldo, Il fuoco di Elia profeta (1993), che raccoglie le omelie dell'anno liturgico 1989-90 e il suo testamento spirituale, scritto nel 1986 e Perché verità sia libera (1994).

Trovi questo termine anche in:

Quiz

Mettiti alla prova!

Testa la tua conoscenza e quella dei tuoi amici.

Fai il quiz ora