Tacchi, Cesare

artista italiano (Roma 1940). Ha esordito alla fine degli anni Cinquanta del XX sec. con quadri in cui riproduceva oggetti e simboli del paesaggio urbano contemporaneo, con un'attitudine di indagine della realtà e non, come nella pop art, di contestazione della stessa. Dalla metà degli anni Sessanta ha iniziato a utilizzare tappezzerie imbottite, rasi e stoffe da arredamento come supporto per le immagini. Dopo un periodo in cui si è concentrato sugli elementi materiali dell'opera, sulla tela-oggetto o sui quadri-oggetto, dai primi anni Ottanta è tornato alla pittura, dandosi rigide regole da rispettare e servendosi della logica matematica per un uso più corretto dell'immaginario.