Supermarine
ditta aeronautica inglese, fondata nel 1912 da N. Pemberton-Billing a Woolston (Southampton). Durante la prima guerra mondiale la Supermarine produsse un certo numero di velivoli su progetto originale, tra cui il caccia biplano P.B. 9. Rilevata nel 1916 da Hubert Scott-Paine, la Supermarine (denominata Supermarine Aviation Works Ltd.) fu controllata fino al termine del conflitto dal governo inglese. Alcuni progetti del periodo bellico portarono al biplano a scafo centrale ed elica spingente Sea Lion. Il successivo idrocorsa monoplano Supermarine 4, ad ala bassa e due galleggianti, andò distrutto nelle prove, ma i Supermarine 5, Supermarine 6 e Supermarine 6B, di formula analoga ma con struttura metallica anziché lignea, s'imposero nelle successive edizioni del 1927, 1929 e 1931, aggiudicando il trofeo Schneider definitivamente alla Gran Bretagna. L'esperienza acquistata venne quindi sfruttata nel monoplano da caccia Type 300, giustamente celebre sotto la denominazione di Spitfire che, realizzato in diverse varianti per un totale di 22.579 esemplari, ebbe una parte di primo piano nelle operazioni aeree durante la seconda guerra mondiale. La Supermarine, che durante il conflitto aveva anche costruito anfibi da ricognizione e da aerosoccorso e che nel 1928 era stata assorbita dalla Vickers (Aviation) Ltd., fu duramente colpita dalla recessione postbellica, ma conobbe ancora diverse affermazioni sportive, di cui la più notevole fu quella del primato mondiale di velocità con lo Swift (1953). Nel 1954 volava il bireattore da caccia Scimitar, ultimo velivolo realizzato dalla Supermarine, ma la vecchia ditta scomparve poi nel radicale riassestamento dell'industria aeronautica britannica (1957).