Suárez, Adolfo
uomo politico spagnolo (Cebreros, Ávila, 1932). Dirigente di Azione cattolica negli anni Cinquanta, poi nel “partito unico”, fu governatore civile di Segovia (1968), direttore della TV e infine vicesegretario e ministro (dicembre 1975) del Movimiento. Il 3 luglio 1976 il re Juan Carlos I lo nominò primo ministro, con sorpresa generale e indignazione delle sinistre, per il suo passato franchista. Manovrando con grande abilità, portò il Paese alla liberalizzazione (referendum popolare del dicembre 1976), consacrata dalle elezioni del 15 giugno 1977, in cui l'Unione del centro democratico (UCD), formazione politica da lui stesso guidata, conseguì un grande e significativo successo. Divenuto presidente dell'UCD nel 1978, nelle successive elezioni fu riconfermato nella carica di capo del governo. Nel gennaio 1981, in seguito alle divergenze manifestatesi nell'ambito della sua formazione politica, diede improvvisamente le dimissioni e fu sostituito alla guida del governo da L. Calvo Sotelo. Fondato nel 1982 il Centro democratico e sociale (CDS), ne diveniva presidente, ma il suo partito rimaneva una forza marginale subendo poi un vero e proprio crollo nelle elezioni amministrative del 1992.