Stamitz o Stamic, Jan Václav Antonín

(Johann Wenzel Anton), compositore e violinista boemo (Nĕmecký Brod 1717-Mannheim 1757). Fu il più insigne tra i figli dell'organista Antonín Ignac (Pardubice ca. 1687-Nĕmecký Brod 1765). Dal 1741, salvo alcuni viaggi (nel 1749 in Boemia, nel 1754-55 a Parigi, oltre a brevi permanenze in città tedesche), visse a Mannheim, presso l'orchestra di corte, che portò a grande prestigio prima come solista di violino, violoncello, viola d'amore e contreviolon, poi (dal 1750) come direttore della musica strumentale. Fondatore e maggiore esponente della celebre scuola di Mannheim, che diede un contributo fondamentale allo sviluppo della sinfonia, del quartetto e della musica strumentale in genere (lo stesso W. A. Mozart ne subì il fascino), lasciò una vasta produzione (sinfonie, concerti e brani da camera, pezzi sacri) caratterizzata da validi elementi nella strutturazione dell'orchestra in senso moderno, dall'abile uso degli elementi tematici in funzione espressiva, dal “crescendo”, dai contrasti degli strumenti a fiato. Il figlio, Karel (Karl), violinista e compositore (Mannheim 1745-Jena 1801), fu suo allievo. Dal 1770 al 1795 percorse l'Europa, acclamato tra i più prestigiosi concertisti di viola e viola d'amore. Come autore ricalcò i moduli della scuola di Mannheim pur essendo più incline a concessioni allo stile galante. Compose opere teatrali, sinfonie, concerti e pezzi da camera. Suo fratello Antonín Tadeáš (Anton Thadäus), violinista e compositore (Nĕmecký Brod 1750-Parigi prima del 1809), percorse una fortunata carriera concertistica e fu insegnante del violinista R. Kreutzer.

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