Spinadésco
Indicecomune in provincia di Cremona (9 km), 48 m s.m., 17,22 km², 1535 ab. (spinadeschi), patrono: san Martino (11 novembre).
Centro situato sul canale navigabile Cremona-Milano, alla sinistra del Po. Nel 1206 fu donato dai conti di Sospiro ai vescovi di Cremona; divenuto roccaforte di Cabrino Fondulo, agli inizi del sec. XV fu occupato dal Carmagnola e nel sec. XVI da francesi e spagnoli. § La parrocchiale di San Martino (sec. XV, con ampliamenti nei sec. XVII, XIX e XX) è strutturata in tre navate con absidi semicircolari e conserva un dipinto di Andrea Mainardi (Madonna con santi e fedeli), oltre a opere lignee secentesche. § L'economia è in parte agricola (coltivazioni di cereali, pioppi e foraggi per l'allevamento bovino e suino) e in parte industriale, con imprese attive nei settori metalmeccanico (macchine utensili, carpenterie, minuterie e arredi), estrattivo (cave di ghiaia), dell'abbigliamento, dei laterizi e della lavorazione delle materie plastiche; è praticata l'avicoltura.