Spinèlli
nobile famiglia napoletana le cui prime notizie risalgono al sec. XI. Divisasi in vari rami e insignita dei più illustri ordini cavallereschi, godette nobiltà anche a Firenze, dove ebbe cinque gonfalonieri e molti priori, a Benevento e a Messina. Tra i suoi membri più illustri: Niccològiureconsulto e uomo politico; Carlo, duca di Castrovillari (m. Napoli dopo il 1605), che combatté al servizio della Spagna a Lepanto (1571), in Portogallo (1580) e in Fiandra, capeggiò le truppe imbarcate sulla Invincibile armata e attaccò con le forze della Lega cattolica gli ugonotti di Francia; Carlo, marchese di Ursonovo (Napoli 1575-Genova 1634), anch'egli al servizio della Spagna, che combatté nelle Fiandre, in Piemonte e in Boemia. Passato al servizio di Genova, ebbe il comando generale degli eserciti mobilitati contro Cristina di Savoia, ma morì poco dopo; Gennaro, principe di Cariati (Napoli 1780-1851), ufficiale della marina napoletana, che all'avvento dei francesi passò al servizio di G. Murat e combatté con lui in Russia. Ministro degli esteri e poi presidente del consiglio con Ferdinando II (1848), fronteggiò energicamente le conseguenze dei fatti del 15 maggio, avversò l'alleanza col Piemonte e represse con durezza la rivolta di Calabria; Antonio, principe di Scalea (Napoli 1785-1884), che, nominato da Ferdinando II ministro dell'agricoltura, commercio e istruzione (1847), lasciò il portafoglio nel 1848 e dopo lo scioglimento delle camere si ritirò a vita privata. Nel 1860 fu creato presidente del governo costituzionale dominato dalla personalità di Liborio Romano. Dopo l'unificazione rimase a Napoli dedicandosi a studi di economia.