Soupault, Philippe
scrittore francese (Chaville, Parigi, 1897-Parigi 1990). Si avvicinò al movimento dadaista nel 1917, l'anno stesso della pubblicazione della raccolta poetica Aquarium e dell'incontro con A. Breton e L. Aragon, fondatori insieme a lui del movimento surrealista. Vi partecipò con la fondazione della rivista Littérature (1919) e la pubblicazione, con Breton, del primo testo di scrittura automatica, Les champs magnétiques (1920). Seguirono Rose des vents (1920; Rosa dei venti), Westwejo(1922), Georgia (1926). Gli eventi – il distacco dal movimento nel 1929, i numerosi viaggi intorno al mondo, le collaborazioni per la radio e i giornali, l'UNESCO – hanno impresso un movimento più lirico e familiare alle raccolte successive: Il y a un Océan (1936; C'è un oceano), Odes (1946), Chansons (1949), Sans phrases (1953; Senza frasi), riunite in Poèmes et Poésies 1917-73 (1973). Tra le numerose opere si ricordano i romanzi Les frères Durandeau (1924), Corps perdu (1926; Corpo perduto), Les moribonds (1934), gli studi dedicati a William Blake (1928), Baudelaire (1930), Lautréamont (1946), Musset (1957), Eugène Labiche (1964) e i saggi Profils perdus (1963), Le sixième coup de minuit (1972). Tra le ultime pubblicazioni, di tipo autobiografico, interessanti per i ritratti di contemporanei, i colloqui con S. Fauchereau (Vingt mille et un jours, 1980) e i Mémoires de l'oubli (1981).
Philippe Soupault in un dipinto di R. Delaunay (Washington, Hishorn Museum).
Washington Hishorn Museum