Soriano, Osvaldo
scrittore argentino (Mar del Plata, Buenos Aires, 1943-Buenos Aires 1997). Esordisce con il romanzo Triste, solitario y final (1973), omaggio al cinema comico americano. Dal 1976 al 1983 vive in esilio a Parigi, per poi tornare a Buenos Aires e riprendere l'attività giornalistica. La crisi dell'Argentina di quegli anni sarà il tema dei successivi romanzi: No habrá más pena ni olvido (1980; Mai più pene né oblio) e Cuarteles de invierno (1987; Quartieri d'inverno). Con A sus plantas rendido un león (1987; Ai suoi piedi si è arreso un leone) lo sguardo indagatore osserva il mondo “multinazionalizzato”, mentre con Una sombra ya pronto serás (1992; un'ombra ben presto sarai) si addentra in quello interiore del singolo che riflette sulla propria natura, sulla sua più vera identità. Questa ricerca del sé si prolunga nell'ultimo romanzo, La hora sin sombra (1996; L'ora senz'ombra), in cui l'io tormentato dello scrittore si mette alla ricerca del padre lungo una triplice dimensione: spaziale (il paesaggio argentino), temporale (i ricordi), immaginaria (il romanzo stesso, che racconta la vita dei progenitori). Dopo la sua morte è stato pubblicato Pirati, Fantasmi e dinosauri (1998), un libro in cui sono stati raccolti numerosi testi che Soriano ha pubblicato sul quotidiano Pagina/12 e racconti inediti.