Smith, Hamilton
medico statunitense (New York 1931). Compiuti gli studi all'Università di Berkeley e alla Johns Hopkins University di Baltimora, iniziò la sua attività di ricercatore presso il Servizio di sanità pubblica degli Stati Uniti. Nel 1978 ottenne il premio Nobel per la medicina con i suoi collaboratori D. Nathans e W. Arber, per essere riuscito a isolare un enzima di restrizione capace di spezzare la molecola di DNA in un punto particolare, fornendo così un'importante base per ulteriori studi e ricerche di genetica molecolare. Gli enzimi di restrizione sono infatti utilizzati nel campo delle biotecnologie per produrre versioni sintetiche di sostanze utili dal punto di vista terapeutico (come l'insulina) e rappresentano uno strumento fondamentale per le ricerche sulle terapie geniche e sul Progetto Genoma Umano (Human Genome Research). Nel 2010, insieme a C. Venter, ha reso nota la creazione in laboratorio di un genoma artificiale, autoreplicante.