Smarèglia, Antònio
compositore italiano (Pola 1854-Grado 1929). Studiò a Vienna e con F. Faccio al Conservatorio di Milano, dove fu a contatto con gli ambienti della Scapigliatura ed esordì come operista (1879) con Preziosa. Estese la sua fama anche ai Paesi tedeschi (Il vassallo di Szigeth, Vienna, 1889; Cornelius Schut, Praga, 1893), apprezzato da J. Brahms e E. Hanslick. Cieco dal 1900, continuò l'attività compositiva. Nel 1921 (anno in cui fu nominato professore al Conservatorio di Trieste) completò, con V. Tommasini, il Nerone di A. Boito. Compose opere teatrali di derivazione wagneriana (tra cui Nozze istriane, 1895; La falena, 1897; Oceana, 1903; Abisso, 1914), pezzi sinfonici e per pianoforte, musica sacra, liriche e un inno per banda e coro in occasione dell'inaugurazione, a Pirano, del monumento al compositore G. Tartini.