Sezzàdio
Indicecomune in provincia di Alessandria (17 km), 127 m s.m., 34 km², 1291 ab. (sezzadiesi), patrono: sant’ Innocenzo (ultima domenica di agosto).
Centro posto nella pianura alla destra della Bormida. Di origini antichissime, fu distrutto alla fine del sec. XI dall'imperatore Enrico IV; nel secolo successivo fu sede di un marchesato aleramico, quindi affidato in signoria a diverse famiglie. Già parte dei domini dei Visconti, nel 1716 venne acquisito dai Savoia. § Al centro del paese è la parrocchiale dell'Immacolata, costruita all'inizio del sec. XX in forme gotiche a imitazione delle chiese nordiche.§ L'economia si basa in parte sull'agricoltura (cereali, ortaggi e foraggi) e sull'allevamento, in parte sull'industria, con produzione di laterizi, prefabbricati, imballaggi, macchine agricole e lavorazione delle materie plastiche.§ Nei dintorni è l'abbazia di Santa Giustina, fondata, secondo la leggenda, dal re longobardo Liutprando nel 722 in onore della martire cristiana venerata dal suo popolo. La chiesa fu ricostruita nel 1030 con l'aggiunta di un monastero e rimaneggiata fino al sec. XV: la facciata è in cotto suddivisa da sottili lesene e sormontata da archetti pensili; l'interno, a tre navate e con presbiterio soprelevato, è decorato da affreschi dei sec. XI, XIV, XV, mentre la cripta conserva un pavimento a mosaico del sec. XI.