Seyfert, Carl Keanan
Indiceastronomo statunitense (Cleveland 1911-Brentwood, Tennessee, 1960). È noto soprattutto per aver scoperto nel 1943 una serie di galassie, che portano il suo nome.
Galassie di Seyfert
Si tratta di un gruppo di galassie, le più note fra le quali sono NGC 1275 e M 82, che presentano nelle regioni periferiche, un nucleo molto più luminoso, composto da gas in rapido moto di espansione (fino a 5000 km∤s-1) e da stelle dei primi tipi spettrali. Il fatto che i nuclei di una galassia di Seyfert, che emettono raggi X, raggi IR e radioonde, siano spesso anche variabili, ha suggerito l'ipotesi che essi siano sede di fenomeni esplosivi che liberano energie dell'ordine di 1048 joule in un intervallo di tempo valutato intorno al milione di anni. Fenomeni del genere rendono le galassie di Seyfert molto simili alle quasar. Le galassie di Seyfert comprendono tra l'1 e il 2% delle galassie a spirale e vengono suddivise in ulteriori due sottogruppi distinti per l'ampiezza delle linee di emissione. Si sta facendo strada l'idea che le galassie di Seyfert non siano che un caso particolare della classe di galassie con nuclei attivi, comprendendo in tale gruppo anche i quasar. In tutti i casi l'emissione avverrebbe da parte della materia in caduta su di un buco nero di grande massa (milioni di masse solari) posto nel nucleo della galassia. Le differenti proprietà dipenderebbero esclusivamente dal tasso di materia catturata e dal differente angolo di osservazione. In particolare, per spiegare le peculiarità dei due tipi di galassie di Seyfert, si ipotizza l'esistenza di un disco toroidale di materia intorno al buco nero: l'osservazione perpendicolare rispetto a tale disco permetterebbe di osservare le regioni più interne del nucleo (circa 1 parsec) e di conseguenza di notare ampie righe di emissione tipiche delle galassie di Seyfert di tipo I, in virtù delle alte velocità della materia. Di contro, la vista quasi di taglio del disco toroidale spiegherebbe l'esistenza delle linee più strette nelle galassie di Seyfert di tipo II.