Severino, Marco Aurèlio

chirurgo e anatomista italiano (Tarsia, Cosenza, 1580-Napoli 1656). Insegnò con molto successo medicina e chirurgia a Napoli, città da cui fu costretto ad allontanarsi per un certo tempo perché minacciato dall'Inquisizione. Nella sua opera più famosa sulla dissezione degli animali (Zootomia Democritaea, edita a Norimberga nel 1645), impostata su tesi antiaristoteliche, sostenne la necessità di studiare le strutture animali per riuscire a meglio comprendere l'anatomia umana. Vi si trovano descritti anche nuovi strumenti e tecniche, tra cui quella consistente nell'iniettare nei vasi un liquido che solidifichi per ottenere un calco di tutta la cavità.