Segretariàto per i non cristiàni
istituito da Paolo VI il 19 maggio 1964, era l'organismo centrale della Santa Sede volto ad attuare un dialogo fra coloro che credono in Dio, ma non sono cristiani. La costituzione apostolica Pastor Bonus di Giovanni Paolo II (28 giugno 1988) ne ha cambiato la denominazione in Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso e individuato i compiti nel promuovere la mutua comprensione, il rispetto e la collaborazione fra i cattolici e i seguaci di altre tradizioni religiose, incoraggiare lo studio delle religioni e infine promuovere la formazione di persone votate al dialogo. La struttura del Consiglio è data da un direttivo di 30 membri (cardinali e vescovi), un corpo consultore di 50 consiglieri (consultori) e un esecutivo (presidente, segretario, sottosegretario, ufficiale per l'Islam, l'Africa e l'Asia, ufficiale per i nuovi movimenti religiosi e altri assistenti). Vi fa capo anche una Commissione per i rapporti religiosi con i musulmani.