Segrè, Emìlio Gino
fisico italiano naturalizzato statunitense (Tivoli 1905-La Fayette, California, 1989). Laureatosi nel 1928, fu assistente di O. M. Corbino e ricercatore all'Istituto di via Panisperna a Roma, sotto la guida di E. Fermi. Nel 1935 gli fu affidato l'insegnamento di fisica sperimentale all'Università di Palermo, incarico da cui fu esonerato tre anni dopo a causa delle leggi razziali promulgate dal governo fascista. Segrè, che già si trovava negli USA per studiare gli isotopi del tecnezio, il primo elemento artificiale da lui scoperto nel 1936, si stabilì a Berkeley dove proseguì le ricerche di fisica e chimica nucleare. Terminata la guerra e ottenuta la nomina a professore di fisica all'Università di California, indirizzò le sue ricerche nel campo della fisica delle particelle elementari, giungendo a dimostrare sperimentalmente, con O. Chamberlain, C. E. Wiegand e T. Ypsilantis, l'esistenza dell'antiprotone (1955). Tale scoperta gli valse, con Chamberlain, il premio Nobel per la fisica nel 1959. Nel 1974 venne nominato professore di fisica nucleare all'Università di Roma.