Sebeok, Thomas A.
semiologo ungherese (Budapest 1920-Bloomington, Indiana, 2001). Dopo aver studiato all'Università di Cambridge, si trasferisce negli Stati Uniti, dove consegue il dottorato alla Princeton University e ha la possibilità di approfondire gli studi di linguistica con R. Jakobson. Avviato all'insegnamento, le sue ricerche conciliano l'interesse per la linguistica con quello per l'antropologia e la comunicazione animale (studia a lungo il comportamento dei gorilla): ne nasce la biosemiotica, disciplina che tenta di abbattere la dicotomia tra comunicazione umana e biologia, basandosi sul presupposto che gli organismi sono intrinsecamente strutture informazionali e comunicazionali, e vede la mente come dipendente da un organismo biologico. È tra i primi a occuparsi del tentativo di traduzione in linguaggio macchina di testi verbali (Mithin, 1955; Style in Language, 1960) e si può considerare, insieme a C. Osgood, il fondatore della psicolonguistica (Psycholinguistics, 1954). Negli anni Sessanta si volge soprattutto a studi di comunicazione non-verbale e animale, e pubblica numerosi volumi fondamentali su questo argomento (Animal Communication; Zoosemiotics, 1973, Zoosemiotica), nell'intento di estendere l'ambito della semiotica oltre ogni forma di cultura e linguaggio umano, facendole comprendere le comunicazioni tra le diverse forme di vita e i vari organismi. Ha fondato e diretto fino alla sua morte la rivista Semiotica.