Schell, Hermann
teologo e biblista cattolico tedesco (Friburgo in Brisgovia 1850-Würzburg 1906). Ordinato sacerdote nel 1873, si dedicò in un primo tempo all'attività pastorale. Successivamente studiò a Roma (1879-81); dal 1884 fu professore di apologetica e di storia dell'arte cristiana presso l'Università di Würzburg. Il pensiero di Schell si estrinsecò in tre direzioni: questioni di teologia (Katholische Dogmatik, 1889-93); problemi di critica storica e di esegesi moderna (Apologie des Christentums, 1901-05; Christus, das Evangelium und seine weltgeschichtliche Bedeutung, 1903; Cristo, il Vangelo e il suo significato storico mondiale); considerazioni sull'avvenire del cattolicesimo (Der Katholizismus als Prinzip des Fortschrittes, 1898; Il cattolicesimo come principio del progresso). Schell tentò di aprire l'apologetica cattolica al mondo moderno. Rilevante è la sua dottrina escatologica, in cui è concessa la possibilità di evolvere verso il bene oltre la morte. L'Apologia e la Dogmatica furono poste all'Indice con altri scritti nel 1899, condanna che va vista nell'ambito della crisi modernistica.