Schöffer, Nicolas
scultore francese di origine ungherese (Kalocsa 1912-Parigi 1992). Partito dall'esperienza del costruttivismo di N. Gabo e A. Pevsner, è stato il primo artista a utilizzare le risorse dell'elettronica e della cibernetica per esprimere le sensazioni del tempo e del movimento. Nel 1948 pervenne alla definizione dello “spaziodinamismo”, con una serie di costruzioni in vari metalli e lastre di plexiglas; successivamente (1951) introdusse nelle sue composizioni il movimento reale, giungendo alla creazione di una torre spaziodinamica (1954, realizzata nel parco di Saint-Cloud) capace di diffondere musica concreta e proiezioni colorate. Dal 1956 volse la sua attenzione alla luce, base del suo “luminodinamismo”, realizzando sculture spaziodinamiche (Lux I, Parigi, Musée National d'Art Moderne) con l'aggiunta di giochi di riflettori, filtri e schermi. Negli anni Sessanta iniziò a dedicarsi al fattore tempo (“cronodinamismo”) che si realizza nell'opera attraverso il suo movimento nello spazio e il trascorrere della luce sulle superfici; alla fine degli anni Settanta si accentuarono le sue sperimentazioni anche nel campo musicale, in collaborazione con l'istituto IRCAM di Parigi. Nel 1980 venne inaugurato il Museo Schöffer nella sua città natale di Kalocsa. Nonostante fosse stato colpito da paresi al braccio destro, continuò a lavorare e a partecipare con le sue opere a mostre internazionali. La sua carriera artistica è costellata di premi e riconoscimenti: Gran premio alla Biennale di Venezia (1968), Chevalier (1972) e Officier (1983) della Legion d'Onore, membro dal 1982 dell'Institut de France, Officier de l'Ordre des Arts et Lettres (1985); nel 1990 venne insignito dell'Ordre National du Mérit. La morte lo colse l'8 gennaio 1992 nel suo studio di Montmartre.