Scarfòglio, Edoardo

giornalista e scrittore italiano (Paganica, L'Aquila, 1860-Napoli 1917). Esordì con la raccolta di versi Papaveri (1880), di imitazione carducciana. Dedicatosi al giornalismo, collaborò al Capitan Fracassa, poi al Fanfulla della domenica, alla Domenica letteraria e alla Cronaca bizantina e raccolse i suoi articoli di critica letteraria nel Libro di Don Chisciotte (1885), vivido affresco della Roma “bizantina”. Era intanto passato alla narrativa con Il processo di Frine (1884), gustoso libro di novelle a mezzo tra la materia veristica e il tono compiaciuto e sonoro di derivazione dannunziana. Nel 1884 sposò Matilde Serao e fondò con lei il Corriere di Roma, poi trasferito a Napoli con il titolo Corriere di Napoli; nel 1891 fondò Il Mattino, dalle colonne del quale Scarfoglio interpretò i miti del superomismo dannunziano, sostenendo l'oltranzismo triplicista e la politica crispina di espansione coloniale. Conclusasi l'avventura africana, Scarfoglio si tirò in disparte, sfogando in coloriti pamphlet antinglesi (Il popolo dei cinque pasti, postumo, 1923) la sua delusione e il suo scetticismo. Tuttora godibili sono i libri di viaggio (Itinerario verso paesi d'Etiopia, 1895-96; Il cristiano errante, 1897).

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