Savary, Léon
scrittore e giornalista svizzero di lingua francese (Fleurier, Neuchâtel, 1895-Baudry, Neuchâtel, 1968). Di origine protestante, appartenne a una generazione di scrittori libera da conflitti religiosi e morali. Convertitosi al cattolicesimo, se ne staccò per ripiegare su uno scetticismo d'esteta, sfidando con malizia e irriverenza il conformismo dei costumi e della politica in romanzi quali Le troupeau sans berger (1942; Il gregge senza pastore) e Au seuil de la sacristie (1944; Sulla soglia della sacrestia), nelle novelle di Le fardeau léger (1954; Il fardello lieve), nell'autobiografia intitolata Le fond des resuscités (1956; Il fondo dei risuscitati). Fu corrispondente a Berna e a Parigi per il giornale La tribune de Genève per oltre dieci anni.