Satake, Yoshiatsu
pittore giapponese (Edo, ora Tōkyō, 1748-Akita, 1785), firmò le sue opere con lo pseudonimo "Shozan". Apprese le tecniche della pittura occidentale da Hiraga Gennai, un esperto in questo campo che era arrivato da Shido. Satake usò quindi i metodi del realismo occidentale per dipingere piante e animali, ma non si staccò mai completamente dallo stile tradizionale giapponese della scuola Kanō. Nella società feudale del tempo il suo interesse per l'Occidente rappresentò senz'altro un atteggiamento innovativo, che diede luogo, in breve, alla formazione di una scuola pittorica conosciuta con il nome di Akita Ranga (Scuola fiamminga di Akita). Tra i membri più importanti di questa scuola vi furono Satake Yoshimi, Odano Naotake e Tashiro Tadakuni. Nel 1778 Satake scrisse e illustrò un libro intitolato Gaho koryo (Compendio di regole pittoriche), noto per essere il primo testo scritto sulla pittura occidentale in Giappone. La sua opera più rappresentativa è conservata nel Museo municipale di Akita e si intitola Fiori di loto rosa.