Sassétta, Stèfano di Giovanni, detto il-

pittore italiano (forse Siena ca. 1392-1450). Scarse sono le notizie sulla vita e sulla formazione del pittore, che fu la figura più originale e di maggior rilievo del Quattrocento senese. Nella sua prima opera importante, la pala per la cappella dell'Arte della Lana a Siena (1423-26; smembrata e dispersa nel sec. XVIII; frammenti a Siena, Budapest, Londra, Roma), la grande tradizione locale di P. e A. Lorenzetti è rivista e interpretata alla luce di una visione nuova, che rivela una precoce assimilazione delle novità rinascimentali fiorentine nella sicura scansione spaziale degli interni e del paesaggio e nella nitida definizione delle figure. Caratteri confermati nei frammenti del Crocefisso (1433, Siena, collezione Chigi-Saracini), in cui la cifra goticheggiante convive con aspirazioni masaccesche. Capolavori dello stile maturo del Sassetta sono la pala della Madonna della Neve per il duomo di Siena (1430-32, Firenze, Palazzo Pitti, collezione Contini Bonacossi) e il grande polittico per la chiesadi S. Francesco a Sansepolcro, dipinto sulle due facce (1437-44; smembrato e disperso: parti a Settignano, Parigi, Londra, Chantilly): in esse, come in altre opere coeve (tra cui le numerose versioni della Madonna col Bambino, a Grosseto, Siena, New York, Berlino), è realizzata una squisita e sofisticata variante, tutta senese, del gusto fiorentino, affidata alle fluide cadenze lineari, all'estrosa eleganza dei particolari, all'intima poesia del paesaggio, in cui il prestigioso equilibrio tra evocazione favolistica e realtà spaziale non trova paragoni se non nel genio eterodosso di Paolo Uccello. L'arte del Sassetta, che rivela anche una conoscenza degli sviluppi del gotico internazionale, influenzò nettamente la pittura senese del Quattrocento: alcune opere sono state tolte al suo catalogo e attribuite al più raffinato dei suoi seguaci, il Maestro dell'Osservanza, che prende il nome dal trittico del convento dell'Osservanza di Siena.