Saracèna

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comune in provincia di Cosenza (81 km), 606 m s.m., 111,51 km², 4309 ab. (saracenesi), patrono: san Leone (19-20 febbraio).

Centro situato sul versante meridionale del monte Pollino, nel cui parco nazionale è compreso. Fu edificato agli inizi del sec. X, forse sulle rovine dell'antica città enotria di Sestion. In età feudale fu sotto il dominio dei Bisignano fino al 1612, quando venne assegnato ai Pescara e poi ai principi di Scalea.§ Il campanile della parrocchiale di San Leone (1224), a pianta esagonale , conserva alcune parti dell'originaria edificazione medievale mentre altre, rinascimentalI, si ritrovano nel portale maggiore e in quello laterale; all'interno si conservano un fonte battesimale in marmo del Cinquecento, una scultura in marmo secentesca e argenterie dei sec. XVI-XVIII. La chiesa di Santa Maria del Gamio (sec. XI), di fattura bizantina, ha un polittico del sec. XVI e diverse opere in marmo d'epoca barocca; nella sacrestia è un piccolo museo con dipinti, argenti e ornamenti sacri dei sec. dal XVI al XIX.§ L'agricoltura si basa sulla produzione di uva, ortaggi, olive (con produzione di olio), frutta e foraggi destinati all'allevamento (suini, ovini, bovini). L'industria opera nei settori conserviero e alimentare, edilizio, tessile.

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