Sandigliano
Indicecomune in provincia di Biella (5 km), 323 m s.m., 10,22 km², 2733 ab. (sandiglianesi), patrono: Maria Santissima Assunta (15 agosto).
Centro situato sul versante sinistro del torrente Elvo. Di origine romana, nel Medioevo appartenne ai conti di Vercelli e dal 999 ai vescovi della stessa città. Il feudo fu diviso tra i signori di Uliaco, che assunsero il titolo di Sandigliano, e i signori di Casalvolone, dai quali passò ai Vialardi. Occupato dai Visconti nel 1353, passò in parte agli Avogadro, che lo sottomisero ai Savoia (1404).§ Nell'abitato sopravvivono i resti di due castelli dei sec. XIII-XV: il Torrione e la Rocchetta. Vicino al primo è la cappella di Sant'Antonio, decorata da affreschi di età gotica. La nuova parrocchiale, in stile neogotico (1878), che accoglie un affresco staccato del De Bosis, fu costruita su una chiesa quattrocentesca crollata.§ Tra i centri principali del Biellese, basa la sua economia sull'industria, attiva nei settori tessile (lavorazione di fibre naturali, in particolare lana, e sintetiche), meccanico, chimico, delle materie plastiche (reggette, imballaggi) e dell'abbigliamento. L'agricoltura (cereali, foraggi, uva da vino) e l'allevamento (bovini, ovini, caprini) completano il quadro economico.