San Vito Lo Capo

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comune del Libero Consorzio Comunale di Trapani (39 km), 6 m s.m., 59,66 km², 4807 ab. (sanvitesi), patrono: san Vito (15 giugno).

Centro situato ai piedi del monte Monaco, sul litorale tra il capo di San Vito e la punta di Solanto, a W del golfo di Castellammare; parte del territorio è compresa nella Riserva Naturale dello Zingaro. Il centro si sviluppò a partire dalla fine del Cinquecento intorno al santuario dedicato a San Vito, eretto nel sec. XIII, fortificato nel 1545 e meta di numerosi pellegrinaggi. Il comune fu costituito nel 1952, distaccando il territorio da quello di Erice. § La chiesa madre (cioè l'antico santuario) nelle forme attuali risale al sec. XVII, anche se conserva l'impianto quadrangolare fortificato conferitogli nel Cinquecento. A poca distanza dall'abitato è l'antica tonnara del Secco, attiva fino al 1969, nei cui pressi si possono ancora ammirare i resti di antichissimi impianti di lavorazione del pesce risalenti addirittura al sec. IV a. C. Caratterizzano il paesaggio numerose torri di guardia, che servivano per la segnalazione delle navi nemiche. Lungo la costa si trovano grotte con depositi e incisioni del Paleolitico superiore (Racchio e Cala Mancina). § Fiorente e rinomata località di turismo balneare, dalle incantevoli spiagge e dotata di un attrezzato porticciolo turistico, basa la sua economia anche sulla pesca e sull'agricoltura (cereali, ortaggi, olive e uva). Le principali attività industriali riguardano la lavorazione della pelle e della ceramica e l'estrazione e la lavorazione del marmo. § Il “Festival del cuscus” (settembre) vede la partecipazione di cuochi provenienti da tutto il bacino del Mediterraneo, dal Libano al Marocco. Vi furono girate alcune scene del film My name is Tanino (2002) di Paolo Virzì.

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