Virzì, Pàolo
regista italiano (Livorno 1959). Autore di soggetti e sceneggiature per il cinema, ha esordito come regista nel nel 1994 con La bella vita, una storia d'amore, di politica e di amicizia girata sullo sfondo della Toscana operaia che è stato presentato alla Mostra del cinema di Venezia. Dopo Ferie d’agosto (1996), carrellata tragicomica delle debolezze di un popolo in villeggiatura che ha vinto il premio David di Donatello quale miglior film del 1996, si è affidato a un cast interamente composto da giovani attori esordienti per il film Ovosodo (1997), con cui ha ottenuto un notevole successo di pubblico, oltre che il Gran Premio Speciale della Giuria alla Mostra del Cinema di Venezia. Il film, legato alla tradizione della commedia all'italiana, descrive il difficile passaggio dall'adolescenza alla maturità di due amici e Virzì vi usa l'umorismo come efficace strumento e veicolo di riflessione; sulla stessa linea è il successivo Baci e abbracci (1999), amara commedia degli equivoci. Nel 2002 ha diretto My name is Tanino, storia di un giovane siciliano che parte alla rincorsa del sogno americano; nel 2003 Caterina va in città, che è la storia dello spaesamento di una famiglia di provincia trasferitasi a Roma. Nel 2006 dirige N (Io e Napoleone) con l'attore francese Daniel Auteuil come protagonista. Nel 2008 ha diretto la commedia grottesca Tutta la vita davanti e nel 2010 La prima cosa bella, film che riceve moltissimi riconoscimenti e premi e nel 2012 Tutti i santi giorni. Nel 2014 disegna uno spaccato dell'Italia con il film drammatico Il capitale umano.