San Sperate

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comune in provincia di Cagliari (20 km), 41 m s.m., 26,15 km², 6821 ab. (sansperatini), patrono: san Sperate (17 luglio).

Centro del Campidano, situato fra i corsi del rio Mannu e del rio Flumineddu. Parte del Giudicato di Cagliari (sec. XI), nell'ambito della curatoria di Decimo, nel 1258 passò ai conti Della Gherardesca e, dopo la conquista aragonese (sec. XIV), fu possesso di diverse famiglie feudali fino ai Sanjust, baroni di Teulada, cui fu tolto nel 1839 in seguito all'abolizione dei feudi.§ Nel paese, caratterizzato dalla presenza di numerosi murales di autori contemporanei e sculture, sorge la parrocchiale di San Sperate, risalente al sec. XVI, con facciata rettangolare merlata aperta da un portale dalle forme manieristiche.§ L'economia si basa in prevalenza sull'agricoltura, con estese e specializzate coltivazioni di frutta (pesche, agrumi e fragole), ortaggi e cereali; vi si affianca la floricoltura. Sono praticati l'apicoltura e l'allevamento ovino. La piccola industria opera nei settori alimentare, dei prefabbricati, della produzione semiartigianale di mattoni crudi e della lavorazione dei metalli. È assai fiorente il commercio.§ In luglio si svolgono la Sagra delle Pesche e importanti manifestazioni dedicate alla mietitura e alla trebbiatura del grano.

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