San Secóndo di Pineròlo
Indicecomune della città metropolitana di Torino (42 km), 413 m s.m, 12,62 km², 3669 ab. (sansecondesi), patrono: san Secondo (penultima domenica di agosto).
Centro situato al limite occidentale della pianura pinerolese, ai piedi dei monti che chiudono a S l'imbocco della valle del Chisone. Nel 1360 fu ceduto dal Conte Verde in parte a Francesco Bernezzo di Vigone e in parte a Giacomo d'Acaia. Nel 1655 venne incendiato dai valdesi; nel 1682 ottenne dal duca Vittorio Amedeo II la libertà comunale.§ L'antica parrocchiale di San Secondo fu ricostruita nel 1773 da Giuseppe Buniva. Al Settecento risale anche la trasformazione in villa patrizia del castello dei Bianco. Nella frazione Miradolo sorge l'antico castello dei Cacherano.Fiorente è l'industria (meccanica, alimentare e dei materiali da costruzione); importante il turismo di villeggiatura soprattutto nella frazione Miradolo. § L'agricoltura produce cerali, ortaggi, frutta, uva da vino e foraggi per l'allevamento bovino.