San Nazzaro Sèsia

Indice

comune in provincia di Novara (17 km), 153 m s.m., 11,50 km², 726 ab. (sannazzaresi), patrono: santi Nazario e Celso (ultima domenica di luglio).

Centro della pianura novarese, posto alla sinistra del fiume Sesia; è compreso nel Parco Regionale delle Lame del Sesia, istituito per tutelare le anse (“lame”) del fiume, che nei periodi di piena diventano stagni con piante autoctone, popolati da un'avifauna rara. L'origine del paese è legata alla fondazione di un'abbazia benedettina del sec. XI su un antico monastero. Questa abbazia estese i suoi possessi nell'ambito dei domini dei conti di Biandrate e rimase coinvolta nelle lotte tra questi e i comuni di Novara e Vercelli (sec. XII-XIII). Il paese continuò a essere retto dagli abati commendatari fino al sec. XVIII.§ Delle antiche strutture romaniche dell'abbazia di San Nazzaro, restaurata a metà del Novecento, rimangono due fiancate del nartece e la possente torre campanaria. La chiesa fu quasi totalmente ricostruita e fortificata in forme tardogotiche dall'abate Antonio Barbavara (sec. XV). Il complesso conventuale conserva i migliori documenti pittorici del Quattrocento novarese. Presso il paese sorgono inoltre il santuario della Madonna della Fontana (ricostruito nel sec. XVIII su una fabbrica cinquecentesca), che conserva un affresco settecentesco di Lorenzo Peracino, e l'oratorio di San Rocco. Vi ha sede il Museo Terre di Risaia, percorso didattico dedicato al riso e al suo ambiente. § L'economia si basa sull'agricoltura (cereali e in particolare riso, nella tradizione della bassa pianura novarese), sull'allevamento e sulla piccola industria edile.

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