San Marco in Làmis
Indicecomune in provincia di Foggia (37 km), 550 m s.m., 233,56 km², 15.739 ab. (sammarchesi), patrono: san Marco (25 aprile).
Centro del settore occidentale del Gargano, situato in una conca di origine carsica; è compreso nel Parco Nazionale del Gargano. Il borgo si sviluppò nel sec. XI nei pressi del convento benedettino di San Matteo, fondato al tempo dei Longobardi (sec. VI) e passato poi ai monaci cistercensi (sec. XIV) e ai francescani (sec. XVI). Seguì le vicende di San Severo.§ La chiesa madre (sec. XV, in seguito molto rimaneggiata) conserva una croce astile d'argento della scuola di Nicola da Guardiagrele. Su un poggio isolato sorge il convento di San Matteo in Lamis, più volte rimaneggiato, che conserva l'aspetto di struttura fortificata; nella chiesa è custodita una statua lignea policroma di Gesù benedicente (sec. XIV) trasformata nel 1596 nella statua di San Matteo. Il convento ospita un museo, che conserva, tra gli altri oggetti, paramenti sacri (sec. XVII-XX), una ricca pinacoteca (opere dei sec. XVII-XIX), un lapidarium medievale e reperti preistorici. Nei dintorni è il santuario della Madonna di Stignano (sec. XVI), dalla semplice facciata in stile romanico-abruzzese. Alla sinistra sorge l'ex convento, con due notevoli chiostri: il più piccolo conserva un pozzo adorno di rilievi, l'altro affreschi della vita di San Francesco di autore locale.§ All'agricoltura (cereali, ortaggi, barbabietole da zucchero, olive e foraggi) si affiancano l'allevamento (bovini, ovini e caprini) e l'industria, attiva nei settori alimentare, estrattivo, edile, dell'abbigliamento e della lavorazione del legno e delle pelli. È zona di villeggiatura estiva.§ Il Venerdì Santo si svolge la Processione delle Fracchie, enormi torce dalla forma conica, fatte di legna tenuta insieme da grossi anelli di ferro: poste su carri o portate a spalla e accese, accompagnano la processione notturna della statua dell'Addolorata.