San Màuro Torinése

Indice

comune della città metropolitana di Torino (9 km), 211 m s.m., 12,55 km², 18.520 ab. (sammauresi), patrono: Corpi Santi (terza domenica di settembre).

Cittadina situata ai piedi della collina torinese alla destra del Po. Già conosciuta in epoca romana (Pulcherada), deriva il nome attuale dall'abbazia benedettina di San Mauro di Pulcherada (soppressa nel 1803), le cui memorie risalgono al 991. È ricordata in un documento del 1159, tramite il quale Federico Barbarossa ne confermava il possesso al vescovo di Torino. Nel 1029 il castello di Pulcherada fu donato da Manfredi II di Torino all'abbazia di San Giusto di Susa.§ La parrocchiale di Santa Maria, fondata nel sec. IX, venne distrutta nel sec. X dai Saraceni e ricostruita tra i sec. XI e XII; rimaneggiata nei sec. XIII-XIV, fu fortemente alterata nel 1665. Fra le numerose ville sulle colline circostanti, l'ottocentesca villa Soleil ha una torre disegnata da Alessandro Antonelli, mentre Villa Sambuy, con la facciata in cotto, è la trasformazione moderna di un antico castello.§ Importanti sono la floricoltura e la coltivazione delle fragole, alle quali l'ultima domenica di maggio è dedicata una sagra. L'agricoltura produce inoltre ortaggi, cereali e uva da vino; praticato è l'allevamento bovino. L'industria opera nei settori metallurgico, meccanico, elettrico, tessile, informatico (software), della plastica e dell'abbigliamento.

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