San Giórgio in Alga

isoletta della Laguna Veneta (provincia di Venezia), posta a W di Venezia e a E di Porto Marghera. Sede dal sec. XI di un convento benedettino e di una chiesa, dedicata a San Giorgio nel sec. XII, dal 1350 ospitò la congregazione eremitica del beato Lorenzo in Alga, che professava la regola di sant'Agostino. Nel Quattrocento Bonifacio IX la diede in commenda a Ludovico Barbo, patrizio veneziano, che la cedette come sede a un'importante congregazione di canonici secolari, di cui fu priore anche san Lorenzo Giustiniani. Nel 1668 Clemente IX soppresse la società religiosa, usandone le rendite per la guerra contro i Turchi. Pio VI la ripristinò come congregazione di canonici regolari, diretta dapprima dai minimi di san Francesco di Paola e poi dai carmelitani scalzi, che rimasero sull'isola fino al 1800, quando la congregazione fu definitivamente soppressa; pochi anni più tardi il monastero venne adibito a polveriera. Durante la seconda guerra mondiale l'isola fu utilizzata per scopi militari (vi fu stanziata una batteria antiaerea a difesa di Porto Marghera) e, alla fine del conflitto, abbandonata. § Sull'isola, disabitata, rimangono alcune tracce del convento (tra cui i muri del refettorio e una rimessa per barche) e alcune costruzioni belliche.

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